INTERROGATIVI GENERICI SUL VIAGGIO ASTRALE PARTE "4"

24/10/2005 INTERROGATIVI GENERICI SUL VIAGGIO ASTRALE PARTE "4"
Autore: acronimo

Parlare del Viaggio Astrale: a chi rivolgerci e perchè?Meno male che c’è internet e il forum!!!! JLo dico sotto forma di battuta ma lo dico sul serio, se qualcuno ha letto la presentazione “chi sono” qui sul blog, saprà certamente che 10 anni fa, all’inizio della mia avventura verso il viaggio astrale non c’erano molte porte aperte e di certo non avrei mai raccontato nulla ad un prete, per quanto l’argomento possa essere in qualche modo di tipo spirituale. Dieci anni forse non sono molti ma la credetemi che la coscienza sociale in merito all’argomento è cambiata molto e per quanto anche oggi confessando all’amico o al compagno di lavoro di essere usciti dal corpo il loro primo pensiero va subito al fatto che io possa fare uso di stupefacenti o che sia un pazzo visionario, poi in un secondo momento sono loro stessi che pongono le domande incuriositi. In fondo hanno tutte le ragioni di questo mondo per darci dei sognatori o degli “assurdi” e chi può dargli torto? Tutto questo per dire che ovviamente non è semplice poter parlare liberamente di viaggio astrale come parlare di calcio, e se magari lo diciamo alla mamma, lei si preoccupa prendendo in considerazione l’idea di portarci dallo psicologo, a meno che non siate fortunati come me in quanto è stato mio padre stesso ad introdurmi l’argomento OOBE!!!!Il fatto è più se ne parla è meglio è. Bisogna sfatare i tabù e i pregiudizi, il viaggio astrale è antico quanto il mondo e in ogni società antica se ne è parlato. E’ per dare un senso a tutto questo e per dare supporto a tutti voi che io per primo ho aperto SITO, FORUM e BLOG, perché voglio che nessuno si senta sperduto e solo come lo sono stato io agli inizi. Il viaggio astrale non è una religione ma è una possibilità. Tornando alla radice del discorso, è bene parlarne in giro ma sino ad un certo punto, dobbiamo sempre tenere conto che la persona che ci ascolta può non essere pronta a comprenderci e forse quel giorno ha fretta di andare a casa a mangiare…. ironicamente cerco di minimizzare, con tutto il rispetto a tutti coloro che hanno sgranato gli occhi sentendo parlare di viaggio astrale, in fondo a volte è divertente. Penso quindi che è bene parlare di viaggio astrale inizialmente con persone perlomeno interessati ad argomenti riguardanti la spiritualità in generale e ovviamente cercando su GOOGLE un bel sito di viaggio astrale se nonché il forum di viaggioastrale.it, dove ringrazio veramente tutti per l’appoggio e la rassicurazione che date ai nuovi arrivati. Se le mie affermazioni vi possono sembrare esagerate, sappiate che ho ricevuto molte mail di utenti decisamente spaventati e disorientati riguardo ad un esperienza extracorporea, pronti anche ad andare dallo psicologo o a confessarsi in chiesa. E questa è realtà! Quindi parlarne e parlarne a persone che sanno ascoltare è meglio che chiudersi a riccio e pensare di avere dei problemi mentali!Il viaggio astrale e il naturale proseguimento di noi stessi.

E’ possibile ricavare qualcosa da esperienze non riuscite?Perché pensare che ogni tentativo di uscita non riuscito sia un insuccesso? La verità è che ogni tentativo ci avvicina sempre più alla comprensione del viaggio astrale, perché uscire dal corpo non è solo maturare la tecnica per uscire ma è anche maturare il concetto di uscita. Ogni volta che proviamo dobbiamo comunque studiare le nostre sensazioni, osservare quello che proviamo e quello che succede, in fondo si va per tentativi. E poi ricordatevi sempre: quando sono uscito per la prima volta, mi sono reso conto di quante volte ero gia uscito dal corpo e non me ne ero mai accorto. A volte capita di arrivare alle vibrazioni, cominciare l’uscita ma non riuscire ad uscire. Che cosa possiamo fare? Niente, gustiamoci il momento e assaporiamo le sensazioni, potranno risultarci molto utili in futuri tentativi. Oppure constatiamo se riusciamo a vedere in trasparenza da un’oobe non andata a buon fine. Oppure giochiamo con le vibrazioni facendole aumentare o diminuire senza dover per forza tentare di uscire dal copro. Più impariamo a controllarci è più risultati otterremo. Osserviamo quel fastidiosa batticuore dovuto all’emozione del momento e impariamo a controllarlo, a capire che la prossima volta sarà meno forte e quindi ci disturberà meno. Da ogni insuccesso possiamo ricavare nuovi dettagli senza demoralizzarci, ma imparando il modo per salire il prossimo gradino. Ricordate che la maggior parte dell’esercizio risiede nelle limitazioni che date alla vostra mente, e combattete contro voi stessi se al mattino il vostro subconscio vuole farvi credere di esservi sognato tutto, dovete affermare la vostra presa di coscienza e divincolarvi dall’inlusione, se necessario imponetevi di alzarvi dopo una presunta oobe e scrivete l’accaduto su un quaderno, potrà essere di fondamentale aiuto il mattino seguente.